Campioni

Angelik, rispondo al tuo messaggio in chat da qui.

Il lovd mi ha gabbato! Con un continuo scassamento di palle, mi ha convinto ad alzarmi presto la domenica mattina per andare con lui e i 2 da Rossangeles a fare una pedalata ecologica. Così, ho dovuto prendere gli attrezzi di un mestire che facevo una volta: il ciclista.
Tuttavia, ad oggi, il ferro principale è sparito anche dal chiodo così, il baldo Lovd tutto entusiasta mi conferma di avere 2 biciclette da corsa in ottime condizioni...una per lui, totalmente in carbonio (che si è scoperto successivamente essere carbonio cinese) e una per me di ottima fattura e con caratteristiche qualitative uniche che, a suo dire, usava molto spesso (forse suo nonno)...insomma, proprio na bomba!

Ci presentiamo a casa dei due sponsorizzati Wilier (Packey e Spritz) e, dal baule del supevchavged cosa compareee?

Bicicletta modello C&B (Coppi & Bartali) anni '30, colore rosso bordeaux (come el vin) targata Mosconi con impianto frenante visibilmente esistente ma completamente inutile; manubrio a forcella con nastro bianco nero, fili dei freni passanti sopra il manubrio per camuffare l'impianto blutfuuf per lo scambio dati con il cardiofrequenzimetro da qualche migliaio di euro di Spritz; gabbiette arrugginite con fasciette ormai logore per le scarpette anni '80 con "tacchetta" unisex al fine di un controllo completo del mezzo grazie alla totale impossibilità di distacco dai pedali se non con l'uso di un flessibile; sella rigorosamente nera modello "IoPossoTuNo" con nastro isolante nero per cavi elettrici al fine di avere una perfetta aderenza dell'ano al tubo della sella...che emozioni!!

Poi, mozzo dei pedali mobile nel senso che il movimento non era solo nel verso di rotazione dei pedali ma anche trasversale; sistema di cambio a pochi rapporti e forse anche troppo piccoli in cui l'ultimo (quello che permette uno sforzo ridotto con un numero di giri maggiore) non entrava proprio!
Tutto questo per la felecità del mio sistema muscolare e coronarico nel momento in cui abbiamo affrontato la prima salita impegnativa..la Valrovina...luogo di transizione per molti ciclisti che saggiano il terreno prima di affrontare la salita verso l'altopiano di Asiago.
All'esclamazione di spritz:"Varda che solo Coppi aveva un rapporto così per andare in montagna" e, dopo un veloce sguardo indietro, alla vista della faccia paonazza dell'amico Lovd, mi sono convinto a farlo soffrire fino allo stremo per ringraziarlo del gesto "simpatico" che ha voluto offrire al suo amico.
Non vi racconto del fiato speso durante il tragitto, ma la soddisfazione nel vedere il Lovd arrivare dopo na mezza oretta con gli occhi stralunati e il cardio che segnava "game over", mi ha gratificato un bel po'.
Poi siamo partiti all'attacco del ristorante "La Rosina", in discesa però. Ma, visto che non era di gradimento a causa della lunga distanza dalla base di partenza (Rossangeles) abbiamo deviato per Marostica e poi Cusinati..trattoria alla Pigna..dove si possono incontrare "le calde".

Comunque, se all'inizio l'impatto visivo è stato "aggressivo", l'effetto su strada è stato coinvolgente nel senso che, nei tratti di discesa fatti in velocità, c'era il rischio di conivolgere molti ciclisti in una rovinosa caduta per uno strano sibilo emesso dalla ruota anteriore, dovuto a cause ignote, con l'effetto di una significativa diminuazione della stabilità in seguito all'aumento vertiginoso delle vibrazioni.
Un ringraziamento particolare va a San Ernesto da Poggibonsi patrono dei ciclisti delle ore 10.00 del mattino che ha permesso a tutti di tornare a casa con i propri...pedali ;-)