venerdì 23 settembre 2011

Parole sante

Intervento di Emma Marcegaglia di qualche giorno fa:
"O il Governo è in grado domani, nella prossima settimana, di varare riforme serie, forti e impopolari che creino una discontinuità chiara sui mercati, oppure questo governo deve andare a casa"(meglio ancora...tutti i politici attuali a casa...senza pensione). E ancora: "Siamo un Paese serio, siamo stufi di essere lo zimbello internazionale quando andiamo in giro a portare le nostre merci all'estero, di vederci considerati con il sorrisino, perché siamo gente seria che vuol essere giudicata su quello che facciamo, sui nostri prodotti"(ne sa qualcosa un mio amico sempre in Thailandia). Noi riteniamo che ora sia urgente intervenire tempestivamente per contenere la spesa corrente, ma soprattutto servono riforme strutturali che portino alla riduzione drastica del debito pubblico consolidato, che ormai ha raggiunto il tetto dei 1.900 miliardi di euro (terzo debito pubblico del mondo)(grazie...sappiamo già...a Roma lo sanno?). La manovra appena varata serve ad arginare solo momentaneamente la situazione(idem..vedi sopra). L'aggressione sistematica della speculazione contro l'euro ha trovato sull'Italia terreno fertile e ha spinto gli spread a oltre 400 punti di differenza rispetto al bund tedesco. Non dobbiamo dimenticare che un punto in più sul debito italiano vale 19 miliardi di euro, cioè quasi la metà della manovra. Pare ovvio che a questo punto non si possa più agire sulle tasse: i contribuenti onesti sono alla frutta. Lo Stato è diventato per tutti noi un socio di maggioranza che però non contribuisce al fatturato, ma soltanto al prelievo degli utili. (il loro obiettivo è stato raggiunto...tanto a loro che c...o gliene frega?) Bisogna tagliare in modo serio e rapido il debito per tornare a essere virtuosi e usare le risorse per creare aiuti alla produzione e stimolare l'occupazione, specie quella giovanile. L'Italia è un Paese meraviglioso, con grandi risorse sia materiali di patrimonio, a sostegno e garanzia del debito, che umane. (già..) Il nostro è un Paese con forte spirito imprenditoriale, grande inventiva, ma bisogna intervenire abbattendo la burocrazia, fonte di corruzione, e favorire gli investimenti industriali, ma anche quelli privati nel settore delle energie alternative. La crescita va stimolata per contrastare il ristagno dell'economia mondiale dei Paesi sviluppati, rilanciando i lavori pubblici e le infrastrutture e creare nuova occupazione giovanile favorendo la ricerca scientifica. Per fare tutto questo il popolo sembra pronto ad accettare una vera riforma pensionistica, soltanto i politici non hanno il coraggio di proporla per paura di bruciarsi l'elettorato. (la vera questione da risolvere è l'elettorato o il politico?...meditate gente) Bisogna colpire l'evasione fiscale, costringendo tutti a dichiarare tutto (sarebbe così facile, se tutti potessero scalare dal reddito tutte le spese effettuate)(magariii! pensa, poter scaricare la moto d'acqua..i profilattici...spettacolare). Se non si interviene sulle pensioni, rimediando agli sbagli del passato e correggendo quel sistema sostitutivo che ha creato nelle ultime due generazioni tanti diritti acquisiti e tante pensioni d'annata "come il Barolo", noi saremo gli artefici dell'impoverimento dei nostri figli. Questo è un problema enorme che, oltre ad aumentare il deficit, porterà allo scontro sociale generazionale. In tutto il mondo sta crescendo la rabbia dei giovani che vogliono riprendersi la libertà, la politica, l'economia, un lavoro e una vita dignitosa, che al momento non hanno, perché le vecchie generazioni hanno partorito egoismo, individualismo, politici corrotti, una finanza avida e autoreferenziale che ha sequestrato la stessa democrazia. (...maledetti) Oggi le guerre non si fanno più con i cannoni, ma con la finanza. Chi, come l'America, era abituato a vivere sopra le righe, a debito, ora ha difficoltà a ridurre il tenore di vita e reagisce pertanto aggredendo per nascondere i propri problemi di non crescita o di debito in espansione esagerata. Non riteniamo di fare "fantafinanza" affermando che i fondi americani, speculativi e no, sono entrati in gioco nel mese di agosto disinvestendo il 70% dei loro investimenti sui mercati europei per condizionarne la politica e costringendo così l'Europa a interventi di riduzione del debito, a tagli dei tassi (non ancora avvenuti), al rientro dei capitali su Wall Street e, in particolare, sui titoli di Stato statunitensi. Venendo alla Grecia, nessuno lo dice, ma il problema non è soltanto europeo, bensì ancora più ampio: non ci sono solo le banche francesi e tedesche a pagare il conto, in quanto sottoscrittrici dei titoli del debito pubblico ellenico, ma molti altri istituti, in particolare gli specialisti che emettevano i Cds (credit default swap). Se la Grecia esce dall'Euro, dichiara default. Le banche che hanno venduto i Cds dovranno rimborsare il danno, cioè il differenziale a copertura del rischio fallimento rappresentato dai Cds stessi. Non siamo in grado di sapere quanti di questi derivati o polizze assicurative siano state venduti, ma certo è che la cifra in ballo può essere talmente importante da fare deflagrare il sistema bancario già, già in crisi di fiducia, peggio del caso Lehman.(tanto a quelli che comandano, sionisti&Co., che c...o gliene frega...guadagnano uguale se non il doppio) Per questo motivo e per il fatto che l'Europa senza l'euro crollerebbe, coinvolgendo tutto il mondo, riteniamo che a nessuno giovi fare come Salomone e pensiamo che la Grecia alla fine sarà salvata assieme all'euro. Ciò provocherà un'accelerazione nel processo di integrazione politica ed economica dell'Europa. , Il 20 settembre è stato pubblicato l'indice Zew sulla fiducia degli investitori in Germania, il dato è calato a settembre di 5,7 punti a 43,30, ma si è rivelato comunque migliore delle attese degli analisti. Il calo riflette la crisi del debito europeo, la paura di recessione e l'effettivo rallentamento dell'economia globale. Mentre Moody's rinvia di un mese il giudizio sul debito pubblico italiano, a sorpresa Standard&Poors degrada l'Italia da A+ a A, mantenendo l'outlook negativo. (strano..basterebbe mandare qualche amica di Silvio in Standardecc..il rating aumenterebbe..) I mercati, a conferma che i prezzi dei titoli ormai sono veramente cheap, hanno reagito alla notizia meglio del previsto, dando anche per scontato il downgrade. Non sappiamo se per merito degli acquisti della BCE o per il ritorno dei compratori lo spread Bund- Btp si è stabilizzato, dopo la notizia, al di sotto dei 400 punti base. I titoli azionari del mercato italiano, partiti in leggero calo sulla notizia, si sono via via rafforzati, segno evidente che la situazione tende ormai a normalizzarsi e che gli operatori dimostrano maggiore maturità e indipendenza e un corale scollamento dalle agenzie di rating. A nostro giudizio sta venendo sempre meno la credibilità di queste da parte degli operatori, a causa dell'intempestività e della strategia adottata nella pubblicazione dei report, i quali puzzano di insider o di aiuto a una guerra economica tra Europa e America, tra dollaro ed euro. (ma dai...veramente?!..)Non tutto va male, l'Istat ha infatti pubblicato l'indice destagionalizzato degli ordini dell'industria italiana nel mese di luglio cresciuto del +1,8% mensile, dal -4,4 del mese precedente. L'analisi tecnica sull'indice italiano Ftse-Mib ci suggerisce che nei dintorni dei 14.000 punti si sta costruendo una base di probabile resistenza, con una figura di inversione, dalla quale si potrebbe ricevere la spinta per un rimbalzone in barba a tutti i disfattisti. (azz...un'esperta di analisi tecnica..chi l'avrebbe mai detto) La situazione ancora incerta si rafforza a causa dei bassi volumi e del movimento laterale che indica che ormai non vi sia più spinta ribassista. Gli operatori sono in attesa dell'evoluzione politica internazionale, pronti però a rientrare in acquisto al primo cenno di normalità, visti i favolosi P/E e i prezzi da svendita totale. (eh già..meditate gente) È molto probabile che stia iniziando la fine di un'epoca che vede gli Stati dell'Unione europea soccombere sotto la paura della recessione, ma anche la fine dell'Europa delle nazioni egoiste e nazionaliste dell'euro, elemento unificatore di economie scorrelate, per dare improcrastinabilmente spazio alla nascita dell'Europa dei popoli. (SantaMarcegagliadaAlbarella..mandaci el miracolo) Con una sola banca centrale e una sola politica economica, con una valuta e una moneta forte, è probabile che si vedrebbe accelerare il processo di costruzione degli "Stati Uniti d'Europa". 
PS: aggiungo, c'è un Santo che trova il modo (referendum, soggiorno a vita in isola tropicale) per mandare a casa TUTTI i burocrati e politici al governo e non far votare più NESSUNO con più di 18 anni?
VOTA solo chi è in grado di leggere, scrivere, ha meno di 18 anni e vive stabilmente in Italia.
I CANDIDATI? Persone che superano una selezione in base alle loro capacità (concorso) alle quali viene chiesto di gestire il comune. (Province?..cancellate per sempre)
RISULTATI? A fine anno questionario online, rivolto a tutti i residenti, per dare VOTO DI MERITO all'Amministratore del Comune. 
Saluti

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