Intervento di Emma Marcegaglia di qualche giorno fa:
"O il Governo è in grado domani, nella prossima settimana,
di varare riforme serie, forti e impopolari che creino una discontinuità
chiara sui mercati, oppure questo governo deve andare a casa"(meglio ancora...tutti i politici attuali a casa...senza pensione). E
ancora: "Siamo un Paese serio, siamo stufi di essere lo zimbello
internazionale quando andiamo in giro a portare le nostre merci
all'estero, di vederci considerati con il sorrisino, perché siamo gente
seria che vuol essere giudicata su quello che facciamo, sui nostri
prodotti"(ne sa qualcosa un mio amico sempre in Thailandia).
Noi riteniamo che ora sia urgente intervenire tempestivamente per
contenere la spesa corrente, ma soprattutto servono riforme strutturali
che portino alla riduzione drastica del debito pubblico consolidato, che
ormai ha raggiunto il tetto dei 1.900 miliardi di euro (terzo debito
pubblico del mondo)(grazie...sappiamo già...a Roma lo sanno?).
La manovra appena varata serve ad arginare solo momentaneamente la
situazione(idem..vedi sopra). L'aggressione sistematica della speculazione contro l'euro
ha trovato sull'Italia terreno fertile e ha spinto gli spread a oltre
400 punti di differenza rispetto al bund tedesco. Non dobbiamo
dimenticare che un punto in più sul debito italiano vale 19 miliardi di
euro, cioè quasi la metà della manovra.
Pare ovvio che a questo punto non si possa più agire sulle tasse: i
contribuenti onesti sono alla frutta. Lo Stato è diventato per tutti noi
un socio di maggioranza che però non contribuisce al fatturato, ma
soltanto al prelievo degli utili.
(il loro obiettivo è stato raggiunto...tanto a loro che c...o gliene frega?) Bisogna tagliare in modo serio e rapido il debito per tornare a essere
virtuosi e usare le risorse per creare aiuti alla produzione e stimolare
l'occupazione, specie quella giovanile. L'Italia è un Paese meraviglioso, con grandi risorse sia materiali di
patrimonio, a sostegno e garanzia del debito, che umane. (già..) Il nostro è un
Paese con forte spirito imprenditoriale, grande inventiva, ma bisogna
intervenire abbattendo la burocrazia, fonte di corruzione, e favorire
gli investimenti industriali, ma anche quelli privati nel settore delle
energie alternative.
La crescita va stimolata per contrastare il ristagno dell'economia
mondiale dei Paesi sviluppati, rilanciando i lavori pubblici e le
infrastrutture e creare nuova occupazione giovanile favorendo la ricerca
scientifica.
Per fare tutto questo il popolo sembra pronto ad accettare una vera
riforma pensionistica, soltanto i politici non hanno il coraggio di
proporla per paura di bruciarsi l'elettorato. (la vera questione da risolvere è l'elettorato o il politico?...meditate gente)
Bisogna colpire l'evasione fiscale, costringendo tutti a dichiarare
tutto (sarebbe così facile, se tutti potessero scalare dal reddito tutte
le spese effettuate)(magariii! pensa, poter scaricare la moto d'acqua..i profilattici...spettacolare).
Se non si interviene sulle pensioni, rimediando agli sbagli del passato e
correggendo quel sistema sostitutivo che ha creato nelle ultime due
generazioni tanti diritti acquisiti e tante pensioni d'annata "come il
Barolo", noi saremo gli artefici dell'impoverimento dei nostri figli.
Questo è un problema enorme che, oltre ad aumentare il deficit, porterà
allo scontro sociale generazionale.
In tutto il mondo sta crescendo la rabbia dei giovani che vogliono
riprendersi la libertà, la politica, l'economia, un lavoro e una vita
dignitosa, che al momento non hanno, perché le vecchie generazioni hanno
partorito egoismo, individualismo, politici corrotti, una finanza avida
e autoreferenziale che ha sequestrato la stessa democrazia. (...maledetti) Oggi le guerre non si fanno più con i cannoni, ma con la finanza. Chi,
come l'America, era abituato a vivere sopra le righe, a debito, ora ha
difficoltà a ridurre il tenore di vita e reagisce pertanto aggredendo
per nascondere i propri problemi di non crescita o di debito in
espansione esagerata.
Non riteniamo di fare "fantafinanza" affermando che i fondi americani,
speculativi e no, sono entrati in gioco nel mese di agosto disinvestendo
il 70% dei loro investimenti sui mercati europei per condizionarne la
politica e costringendo così l'Europa a interventi di riduzione del
debito, a tagli dei tassi (non ancora avvenuti), al rientro dei capitali
su Wall Street e, in particolare, sui titoli di Stato statunitensi.
Venendo alla Grecia, nessuno lo dice, ma il problema non è soltanto
europeo, bensì ancora più ampio: non ci sono solo le banche francesi e
tedesche a pagare il conto, in quanto sottoscrittrici dei titoli del
debito pubblico ellenico, ma molti altri istituti, in particolare gli
specialisti che emettevano i Cds (credit default swap). Se la Grecia
esce dall'Euro, dichiara default. Le banche che hanno venduto i Cds
dovranno rimborsare il danno, cioè il differenziale a copertura del
rischio fallimento rappresentato dai Cds stessi. Non siamo in grado di
sapere quanti di questi derivati o polizze assicurative siano state
venduti, ma certo è che la cifra in ballo può essere talmente importante
da fare deflagrare il sistema bancario già, già in crisi di fiducia,
peggio del caso Lehman.(tanto a quelli che comandano, sionisti&Co., che c...o gliene frega...guadagnano uguale se non il doppio)
Per questo motivo e per il fatto che l'Europa senza l'euro crollerebbe,
coinvolgendo tutto il mondo, riteniamo che a nessuno giovi fare come
Salomone e pensiamo che la Grecia alla fine sarà salvata assieme
all'euro. Ciò provocherà un'accelerazione nel processo di integrazione
politica ed economica dell'Europa.
,
Il 20 settembre è stato pubblicato l'indice Zew sulla fiducia degli
investitori in Germania, il dato è calato a settembre di 5,7 punti a
43,30, ma si è rivelato comunque migliore delle attese degli analisti.
Il calo riflette la crisi del debito europeo, la paura di recessione e
l'effettivo rallentamento dell'economia globale.
Mentre Moody's rinvia di un mese il giudizio sul debito pubblico
italiano, a sorpresa Standard&Poors degrada l'Italia da A+ a A,
mantenendo l'outlook negativo. (strano..basterebbe mandare qualche amica di Silvio in Standardecc..il rating aumenterebbe..)
I mercati, a conferma che i prezzi dei titoli ormai sono veramente
cheap, hanno reagito alla notizia meglio del previsto, dando anche per
scontato il downgrade. Non sappiamo se per merito degli acquisti della
BCE o per il ritorno dei compratori lo spread Bund- Btp si è
stabilizzato, dopo la notizia, al di sotto dei 400 punti base.
I titoli azionari del mercato italiano, partiti in leggero calo sulla
notizia, si sono via via rafforzati, segno evidente che la situazione
tende ormai a normalizzarsi e che gli operatori dimostrano maggiore
maturità e indipendenza e un corale scollamento dalle agenzie di rating.
A nostro giudizio sta venendo sempre meno la credibilità di queste da
parte degli operatori, a causa dell'intempestività e della strategia
adottata nella pubblicazione dei report, i quali puzzano di insider o di
aiuto a una guerra economica tra Europa e America, tra dollaro ed euro.
(ma dai...veramente?!..)Non tutto va male, l'Istat ha infatti pubblicato l'indice
destagionalizzato degli ordini dell'industria italiana nel mese di
luglio cresciuto del +1,8% mensile, dal -4,4 del mese precedente.
L'analisi tecnica sull'indice italiano Ftse-Mib ci suggerisce che nei
dintorni dei 14.000 punti si sta costruendo una base di probabile
resistenza, con una figura di inversione, dalla quale si potrebbe
ricevere la spinta per un rimbalzone in barba a tutti i disfattisti. (azz...un'esperta di analisi tecnica..chi l'avrebbe mai detto)
La situazione ancora incerta si rafforza a causa dei bassi volumi e del
movimento laterale che indica che ormai non vi sia più spinta
ribassista. Gli operatori sono in attesa dell'evoluzione politica
internazionale, pronti però a rientrare in acquisto al primo cenno di
normalità, visti i favolosi P/E e i prezzi da svendita totale.
(eh già..meditate gente) È molto probabile che stia iniziando la fine di un'epoca che vede gli
Stati dell'Unione europea soccombere sotto la paura della recessione, ma
anche la fine dell'Europa delle nazioni egoiste e nazionaliste
dell'euro, elemento unificatore di economie scorrelate, per dare
improcrastinabilmente spazio alla nascita dell'Europa dei popoli.
(SantaMarcegagliadaAlbarella..mandaci el miracolo) Con una sola banca centrale e una sola politica economica, con una
valuta e una moneta forte, è probabile che si vedrebbe accelerare il
processo di costruzione degli "Stati Uniti d'Europa".
PS: aggiungo, c'è un Santo che trova il modo (referendum, soggiorno a vita in isola tropicale) per mandare a casa TUTTI i burocrati e politici al governo e non far votare più NESSUNO con più di 18 anni?
VOTA solo chi è in grado di leggere, scrivere, ha meno di 18 anni e vive stabilmente in Italia.
I CANDIDATI? Persone che superano una selezione in base alle loro capacità (concorso) alle quali viene chiesto di gestire il comune. (Province?..cancellate per sempre)
RISULTATI? A fine anno questionario online, rivolto a tutti i residenti, per dare VOTO DI MERITO all'Amministratore del Comune.
Saluti
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